- Accusato di aver tentato di uccidere il pastore che aveva invaso il fondo con il gregge. Nella specifica circostanza era stato invitato ad allontanarsi con tutti gli ovini e dopo una discussione, visto il rifiuto del pastore e la presenza di grossi cani da pastore abruzzesi, il proprietario è rientrato in casa, ha preso l’arma (un fucile da caccia) ed ha sparato uccidendo tre animali. Intervennero i carabinieri che denunciarono il soggetto assistito per tentato omicidio. Nel corso del processo si riuscì ad ottenere l’assoluzione dimostrando in dibattimento che la traiettoria dei pallini non avrebbero potuto attingere il pastore che peraltro si era riparato dietro un grosso albero.
- Omicidio come conseguenza di altro reato art. 586 CP. A seguito della morte di un giovane culturista impegnato in gare nazionali di bodybuilding i carabinieri denunciarono un medico ritenuto responsabile di aver fornito farmaci anabolizzanti, che avrebbero concorso a causare il decesso. Nel corso del processo, lungo e laborioso, è stata espletata una consulenza medica e sentiti numerosi testimoni ed all’esito, nonostante la richiesta di condanna da parte della procura, il medico è stato completamente scagionato dall’accusa con l’assoluzione.